I grani di miglio della pelle, che cosa sono e come prevenirli

La pelle,o tessuto epiteliale che riveste il corpo degli esseri umani, sovente è afflitta da piccole imperfezioni, comuni e diffuse ma poco tollerate, perché antiestetiche oltre che fastidiose, specie se posizionate in zone visibili.

Soprattutto il viso è in grado di rivelare molto di noi e della nostra condizione psicofisica, non solo con i tratti somatici e il colore dell’incarnato, ma poprio con i piccoli o grandi difetti di cui si arricchisce, giorno dopo giorno. Rughe e zampe di gallina parlano dell’età anagrafica, così come le espressioni facciali svelano emozioni e sentimenti. Comedoni, punti neri e grani di miglio, localizzati in precise zone del mento, della fronte o ai bordi delle gote, se opportunamente letti e interpretati potrebbero descrivere lo stato generale di salute dell’organismo e consigliare le vie da intraprendere per curarlo.

S’ignorano tuttavia le cause all’origine dei comedoni, dei punti neri e dei grani di miglio. Sappiamo con certezza che si tratta di accumuli sottocutanei di materiale grasso, di sebocheratina e di altre sostanze prodotte in eccesso, di cui l’organismo si libera tramite la pelle. Il tessuto cutaneo, infatti, respira e traspira attraverso i pori e i follicoli di cui e cosparso e l’ occlusione delle piccole aperture produce le imperfezioni, classificate dalla scienza in comedoni aperti, detti punti neri, e in comedoni chiusi, o grani di miglio.

I punti neri possono essere eliminati con la pulizia profonda della cute ad opera di un professionista o usando metodicamente prodotti specifici, mentre i grani di miglio, rivestiti da tessuto epiteliale impenetrabile, di un bianco opalescente che li rende simili ai semi di cui si cibano alcuni volatili, sono asportabili chirurgicamente. Inoltre, difficilmente vanno soggetti ad infiammazioni, come invece avviene ai comedoni aperti, frequentemente attaccati da microbi e da batteri che provocano l’acne. Imperfezioni benigne non degenerative, i comedoni chiusi richiedono cure preventive.

Il fatto che la produzione di sebo aumenti negli individui di entrambi i sessi con la pubertà, e che i comedoni siano assenti sulla pelle dei bambini, fa propendere per una causa ormonale alla base delle occlusioni follicolari. Superata l’età dello sviluppo sessuale, i disturbi regrediscono e tendono a scomparire naturalmente. Nei casi ostinati si rende indispensabile l’intervento medico e indagini cliniche approfondite volte ad individuare l’apparato la cui disfunzione genera eccessiva produzione di sostanze fisiologiche da parte delle ghiandole sebacee epiteliali.

Il rimedio tradizionale prescritto per la cura dei punti neri è la pulizia quotidiana del viso, con prodotti specifici, in grado di esfoliare la pelle, asportando le impurità e facilitando il drenaggio follicolare. Ideale e risolutivo potrebbe rivelarsi l’uso costante di un’acqua micellare a cui siano state aggiunte sostanze decongestionanti, disinfettanti  e antibatteriche.

Brufoli, punti neri e grani di miglio, andranno combattuti adottando uno stile di vita corretto, abbinando attività fisica, moderata e costante, ad un’ alimentazione ipocalorica, a base di cibi biologici abbondanti di vitamine, di sali minerali e di antiossidanti che contrastino l’accumulo di colesterolo nel sangue e del sebo prodotto dalle ghiandole epiteliali.