Note fragranti per sentirsi meravigliose.
Trovare un profumo da donna adatto a sé o ad un’altra persona non è semplice, ma certo il processo di ricerca è molto piacevole… In ogni campo la pratica migliora i risultati, e anche in questo caso è decisamente meglio fare tante prove per trovare le fragranze preferite. Oltre a godere del piccolo, delizioso piacere che una profumazione di qualità comunque porta, si scoprirà come sfruttare al meglio l’effetto e le sensazioni create dai differenti aromi.
La prima cosa da chiedersi è: come scegliere? Preferenza impulsiva o decisione razionale? Meglio provare sui vestiti o sulla pelle? E poi, qual è la differenza fra eau de toilette, eau fraîche e un profumo da donna vero e proprio? Portare la fragranza preferita tutto il giorno non sarà troppo al ristorante o in ufficio? Soprattutto, per qualcosa così intangibile e ricco di sfaccettature come una fragranza femminile, come spiegare e ciò che si desidera.
L’aroma che si indossa deve far sentire a proprio agio e permettere di “riconoscersi” nelle sue caratteristiche: sensualità, profondità, raffinatezza, freschezza, voglia di giocare… Se non lo sentiamo nostro o – peggio – dà fastidio o irrita, decisamente è meglio evitarlo. Come insegna l’aromaterapia, i diversi sentori influenzano gli stati d’animo oltre a esprimere la personalità individuale.
Quindi, se l’idea è usarne uno per tutta la giornata, deve essere abbastanza discreto da non infastidire né gli altri né chi lo porta, e sul lavoro è opportuno optare per una profumazione femminile meno concentrata (un’eau de toilette), riservando le note più seduttive e intense per i momenti di relax.
Come provare le essenze
Specie per scegliere un profumo da donna, bisognerebbe prendersi del tempo e valutare con calma, spruzzando la fragranza sulla pelle del polso e lasciando che si asciughi all’aria senza strofinare. Inoltre, per riconoscere le “famiglie olfattive” e analizzare bene una composizione, è utile fare una prova anche sulle striscioline di carta assorbente a disposizione nei negozi.
Un’altra idea è vaporizzare l’essenza profumata su una sciarpa o un maglione di lana – materiale che ne esalta le caratteristiche – e lasciar passare del tempo. Considerato poi che la sensibilità agli odori è più alta al mattino mentre nel tardo pomeriggio si raggiunge la stabilità ottimale, soprattutto se si vuole provare un prodotto dal carattere sontuoso bisogna fare attenzione a non sbagliarsi. Ma perché aspettare a comprare?
Composizione delle essenze e famiglie olfattive
I “nasi” profumieri creano i profumi femminili o maschili in base a una “piramide olfattiva”; in un primo momento si sprigionano le note di testa, quelle cioè più volatili e che presentano al mondo l’aspetto esteriore – per così dire – della composizione. Dopo qualche tempo si fanno sentire le note di cuore, più calde e già più caratterizzanti ma comunque in accordo con le prime; infine arrivano le note di fondo che costituiscono la vera essenza del messaggio che l’aroma trasmette. Di solito, per la testa si usano sentori di agrumi o di foglie e via via si passa a fiori, frutti e legni odorosi che danno corpo e persistenza al profumo da donna e che lo rendono riconoscibile.
Per capire quale combinazione sta meglio ed evitare spiacevoli malintesi è dunque necessario fare più prove nell’arco di almeno una settimana. Fra l’altro, dopo tre tentativi il naso perde la capacità di distinguere gli aromi, e anche se si consiglia di annusare della polvere di caffè fra l’una e l’altra potrebbe essere preferibile concedersi altro tempo.
Se si ha già un’idea dell’elemento preferito, del tipo di sensazione e di effetto che si vuole ottenere si può descriverli alla commessa che può suggerire vari prodotti. A volte le confezioni riportano la piramide olfattiva del profumo femminile da valutare, e un buon packaging può dare indicazioni utili sul tipo di prodotto che racchiude.
La profumeria distingue nove famiglie, di cui quasi tutte vedono almeno un componente utilizzato nelle fragranze da donna. Quelle per uomo si concentrano soprattutto su aromi di pelle e tabacco (gruppo del cuoio), di legni e muschi (famiglia orientale dalla caratteristica opulenza e sensualità, e famiglia dei legni con prevalenza di cedro e sandalo).
Tuttavia, anche le essenze profumate femminili possono sfruttarne le caratteristiche, in aggiunta alla freschezza dei sentori agrumati, alla delicatezza o corposità di tuberosa, rosa, gelsomino e altri sentori floreali, e al fascino delle fragranze cipriate.
E il costo?
Normalmente i vari marchi propongono i loro profumi femminili in concentrazioni e formati diversi ed è possibile scegliere fra eau de toilette, parfum e altre varianti della stessa creazione.
Eau fraîche e eau de toilette contengono la minor quantità di essenza profumata e sono tendenzialmente più leggere (meno persistenti e intense) e meno care dell’acqua di profumo e del profumo.
Una creazione haut de gamme naturalmente possiede valori aggiunti collegati a una certa immagine; ma se è vero che spesso le profumazioni da donna “di marca” sono più complesse e meglio strutturate, non è affatto detto che siano sempre ben riuscite. Inoltre, altrettanto spesso le fragranze femminili di case meno note sono altrettanto interessanti e adatte alla personalità e ai desideri di chi le indossa.
Poi, cambiare profumo di tanto in tanto non è certo un peccato ma se lo fosse, dovrebbero essere tutti così.